ITINERARIO TURISTICO DELLA COSTA SALENTINA
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Itinerario Turistico della Costa Salentina

 
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LECCE, città della Puglia e capoluogo di provincia, situata nel cuore della penisola salentina, fu fondata dai Messapi nella seconda metà del III secolo a. C. con il nome di Aletium.

In età romana, divenuta stazione militare e poi municipio romano, prese il nome di Lupiae. Dal VI secolo sino alla metà dell’XI fu occupata dai Bizantini, ma solo sotto il dominio dei Normanni divenne sede di contea, terra d’industrie e commercio.

Lecce - Chiesa di S. Irene

Lecce - Chiesa di S. Irene

Fu la volta degli Angioini, poi dei Brienne che l'abbellirono di monumenti e opere pubbliche. Passò dagli Enghien agli Orsini del Balzo e finalmente nel 1463 divenne dominio degli Aragonesi, che la nominarono capoluogo della Terra d’Otranto cingendola di mura, fortificazioni e monumenti ecclesiastici, dando vita al così detto barocco leccese. Visitare Lecce è come visitare un museo all’aperto. Il centro storico è tipicamente medioevale: si intrecciano diverse stradine attraverso le quali si possono raggiungere i principali monumenti. L’itinerario parte dalla chiesa dei SS. Nicolò e Cataldo ove colpirà la fusione architettonica degli stili normanno e barocco, impreziositi da qualche elemento di gusto orientale. La chiesa, con facciata barocca, adornata dalle statue dei santi dell’ordine benedettino fu fondata nel 1180 da re Tancredi, conte di Lecce, ed eretta da G. Cino rispettando l’antico portale, il rosone e tutto il resto della chiesa costruito in età normanna. L’interno, a tre navate, non ha conservato molto dell’età normanna se non un antico affresco di S. Cataldo, dunque gli altari minuziosamente decorati e gli affreschi sono di tipico stile barocco.
Bellissimo il chiostro cinquecentesco presente sul lato destro, impreziosito da un seicentesco baldacchino sospeso su di un pozzo attraverso quattro colonne tortili. Dirigendosi verso l’obelisco, eretto nel 1822 in onore di Federico I di Borbone, posto di fronte nella medesima piazza, troverete l’arco di Trionfo: denominato anche Porta Napoli. Costruito nel 1548 da Gian Giacomo Acaja per onorare Carlo V, si presenta alto più di 20 metri con due coppie di colonne corinzie e un frontone triangolare dove sono rappresentati l’emblema e i vari trofei dell’imperatore. Percorrendo via principe di Savoia, in via Umberto I incontrerete il Palazzo del Governo, ex convento dei Celestini costruito alla fine del 600 da F. Zimbalo. Si presenta con una lussuosa facciata a due piani divisa da pilastri con il paramento murario a bugnato decorato da stupefacenti cornici, finestre e logge termali.

Lecce - particolare della facciata di un balcone
Lecce - particolare della facciata di un balcone

Adiacente al palazzo potrete ammirare la Basilica di S. Croce, eretta nel XVI secolo e la fine del successivo, mirabile esempio del barocco leccese. Il primo ordine della facciata, completato da Gabriele Riccardi nel 1582 è composto da sei robuste colonne a fusto liscio che danno vita a tre portali: quello centrale, costruito da Francesco Zimbalo nel 1606, si presenta con due coppie di colonne corinzie sormontate dagli stemmi di Filippo III di Spagna, di Gualtiero VI di Brienne e di Maria d’Enghien; mentre in quelli laterali sono presenti gli stemmi della confraternita di S. Croce e dei Celestini. Al di sopra dei portali ammirerete il fregio della trabeazione, decorato da telamoni umani e animali che sorreggono una splendida balconata, dominata da quattro colonne corinzie e due nicchie contenenti le statue di S. Celestino e S. Benedettino poste ai lati dell’esuberante rosone romanico.
A completare il secondo ordine della facciata, vi sono le statue rappresentanti la Fede e la Carità, ed il alto, il timpano con il trionfo della croce. L’interno è diviso in tre navate: quella centrale è ricoperta da un soffitto a cassettoni dorati, archeggiata su sedici colonne marmoree a fusto liscio ornati da capitelli di stile corinzio che vanno sino al centro del transetto, dove si trova l’alta cupola. A destra e a sinistra del presbitero lo sguardo del visitatore è rapito dagli altari della Trinità e di S. Francesco da Paola, quest’ultimo realizzato nel 1615, si presenta come un trittico, sormontato da un riquadro e accompagnato da due angeli per lato.
Nelle due valve laterali, sono visibili le colonne corinzie minuziosamente decorate e le scene della vita del santo. Lungo le navate si aprono sette profonde cappelle per lato, ospitanti ciascuna sette altari. In fondo, nel presbitero si può ammirare la bellissima abside polilobata. Procedendo per P. Castro Mediano (XVIII) incontrerete la Chiesa del Gesù realizzata tra il 1575 e il 1579. Il prospetto si presenta elegante e semplice, con buone applicazioni decorative sotto forma di festoni di collegamento tra le lesene, che con la cornice aggettante scandiscono i volumi dei due ordini. Sul portale l’interrotto timpano accoglie lo stemma litico della Compagnia di Gesù, mentre al secondo piano troviamo il simmetrico finestrone con la piccola statua del bambino, le metope del fregio con i simboli della Passione di Cristo, e sul fastigio, il simbolo del pellicano che si ferisce il petto. L’interno, a croce latina, ospita dieci cappelle dedicate ai vari Santi, undici altari e in particolar modo quello maggiore posto nella splendida abside a conca, con colonne tortili. Continuando la vostra passeggiata per le vie di Lecce arriverete nel centro della città in piazza Santo Oronzo qui potrete visitare: l’Anfiteatro Romano, costruito nella prima metà del II secolo dopo Cristo dagli Antonimi, aveva una capienza di 2500 spettatori con l’arena di m. 53X34; la Colonna di Santo Oronzo eretta da Giuseppe Zimbalo nel 1666, alta 24,57 m., costituita da sei rocchi e da una statua in legno rivestita da lamine posata su di un capitello scolpito; il Sedile realizzato nel 1592, come sede comunale per volere del sindaco Pietro Mocenico. Si presenta con una forma a parallelepipedo costituita da immense vetrate, ampie arcate e grandi pilastri arricchiti da panoplie e stemmi della città e di Filippo III; la chiesetta di San Marco eretta dai Veneziani nel 1543, caratterizzata da bei portali impreziositi da sfarzosi fregi e dal leone alato posto nella lunetta al disopra del rosone; la chiesetta di Santa Maria della Grazia, la cui costruzione venne effettuata tra il 1585 e il 1590. la facciata è composta da due ordini: quello inferiore caratterizzato da colonne scanalate per due terzi e paraste che comprendono nicchie con statue di santi, il portale con il bel fregio, il timpano con Madonna e Bambino a tutto tondo e il lunettone sulla cornice aggettante. Mentre quello superiore comprende, al centro un finestrone con balaustra, il timpano interrotto e un fastigio con statue di angeli e l’immagine della Vergine. Si presenta con una forma a parallelepipedo costituita da immense vetrate, ampie arcate e grandi pilastri arricchiti da panoplie e stemmi della città e di Filippo III; la chiesetta di San Marco eretta dai Veneziani nel 1543, caratterizzata da bei portali impreziositi da sfarzosi fregi e dal leone alato posto nella lunetta al disopra del rosone; la chiesetta di Santa Maria della Grazia, la cui costruzione venne effettuata tra il 1585 e il 1590. la facciata è composta da due ordini: quello inferiore caratterizzato da colonne scanalate per due terzi e paraste che comprendono nicchie con statue di santi, il portale con il bel fregio, il timpano con Madonna e Bambino a tutto tondo e il lunettone sulla cornice aggettante. Mentre quello superiore comprende, al centro un finestrone con balaustra, il timpano interrotto e un fastigio con statue di angeli e l’immagine della Vergine. L’interno della Chiesa, a pianta centrale e croce latina, ha pochi altari. Da segnalare quello del Crocifisso con statua lignea e nel transetto di sinistra, l’antico affresco della Vergine col Bambino. Poco distante dalla piazza potrete visitare il Castello di Carlo V che, costruito tra il 1539 e il 1549 dall’architetto Gian Giacomo dell’Acaja, ha una pianta trapezoidale circondata da un fossato al quale si accede attraverso Porta Falsa e Porta Reale. La parte più antica del castello è il mastio di epoca Angioina. Visitato il castello potrete dirigervi in via Vittorio Emanuele dove troverete la Chiesa di Sant’Irene, eretta tra il 1591 e il 1639 da Francesco Grimaldi, la quale presenta un elegante prospetto a due ordini, scandito da slanciati pilastri, al centro dei quali si apre il bel portale dominato dalla settecentesca statua di Sant’Irene e dallo stemma della città posto sul timpano interrotto. L’interno, a navata unica, è arricchito da splendide cappelle laterali, che conservano magnifici altari barocchi, tra i quali quelli dedicati a S. Gaetano da Tiene e a Sant’Oronzo. E tra le pregevoli tele disposte lungo le pareti dell’abside si segnala, il grande dipinto raffigurante il Trasporto dell’Arca santa. Lasciata la chiesa di Sant’Irene, a pochi passi vi troverete in Piazza Duomo, dalla quale accederete attraverso un propileo decorato da una balaustra e diverse statue, in un cortile dove si allineano in modo perfetto e sobrio diversi palazzi barocchi: Il campanile eretto dallo Zimbalo tra il 1661 e il 1682, alto quasi 70m, costituito da balaustre e padiglioni, sopra i quali c’è una soggetta ottagonale sormontata da una cupola con quattro pinnacoli; Il Duomo, costruito nel 1144 e ristrutturato tra 1659-1670 da G. Zimbalo, composto da due facciate: quella principale, molto semplice, si sviluppa in due ordini arricchiti dalle statue di S. Ludovico e dei SS Pietro e Paolo; mentre quella laterale, ricca di decorazioni si presenta con uno splendido portale, impreziosito ai lati da due nicchie con le statue di S. Giusto e Fortunato, è sovrapposto da una balaustra con al centro la maestosa statua di S. Oronzo.

Anfiteatro romano a Lecce
Anfiteatro romano in piazza Sant'Oronzo a Lecce città

 


 
 
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